18 dicembre 2007

Aiutava i bambini disabili l'asino ucciso a Frosinone


"E' un atto di inspiegabile ferocia, di vergognosa violenza". Così Paolo Spicacci, Coordinatore regionale Enpa del Lazio commenta l'uccisione di un asino impiegato in un progetto di pet therapy.

Il fatto è avvenuto a Veroli, in provincia di Frosinone, dove l'asino veniva coinvolto in un programma di terapie assistite con animali in un centro diurno per disabili. L'asino è stato ucciso con un colpo di pistola; gli ignoti autori del gesto, dopo l'uccisione dell'animale, hanno anche tagliano un orecchio all'equide.
"Un atto così grave è, per le modalità descritte, un episodio sul quale indagare", ha aggiunto Spicacci, per il quale i Carabinieri giunti sul posto sicuramente riusciranno a individuare i responsabili. "Agli autori di questo gesto deve essere data una punzione esemplare - ha dichiarato ancora Spicacci - applicando la Legge 189 che prevede il carcere per fatti simili".

Enpa invita tutti i soggetti che dovessero avere informazioni a rivolgersi ai carabinieri del posto e fornire ogni dettaglio utile alla individuazione degli autori. Sul caso, Enpa annuncia la costituzione di parte civile.

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