23 luglio 2008

Irregolare un canile su tre


Cani che vivono in condizioni disumane, nutriti con mangimi scaduti e fatti riprodurre nonostante il divieto vigente, con il solo scopo di vendere i cuccioli a famiglie o persone intenerite. Questa la situazione che i Carabinieri dei Nas hanno trovato in oltre un terzo dei canili pubblici o privati dei 267 ispezionati fra il 4 e il 13 luglio. Stesso discorso per gli allevamenti cinofili: circa il 30% dei 94 sottoposti a controllo, è risultato fuori legge e nove sono stati chiusi, insieme a sei canili sanitari e 28 privati. A illustrare i risultati delle 710 ispezioni effettuate, oltre che in queste strutture, anche nei negozi di animali, negli esercizi di toilettatura o di dog sitter, è stata oggi a Roma il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini.

«In 10 giorni - ha spiegato - circa 400 Carabinieri dei Nas sono stati impegnati in questa attività che rappresenta solo l’inizio di un giro di vite sull’applicazione delle normative vigenti in materia di benessere animale e contro i maltrattamenti. In tutto è stato ispezionato solo il 20% delle strutture presenti in Italia e il lavoro andrà avanti perchè chi infrange la legge venga punito e le autorità locali si assumano le proprie responsabilità in materia». I controlli dei Nas sono stati effettuati a campione, quindi in modo non omogeneo su tutto il territorio nazionale, in base a segnalazioni pervenute da cittadini, associazioni o altre fonti.

Complessivamente sono state effettuate 710 ispezioni in cui sono state accertate 270 violazioni, 51 penali e 219 amministrative, e sono state segnalate all’autorità giudiziaria 45 persone e all’autorità amministrativa 144. In particolare le ispezioni hanno riguardato 23 attività di dog sitter, 94 allevamenti, 20 strutture di addestramento, 103 servizi di toilettatura, 114 esercizi di vendita animali, 89 ambulatori privati, 103 canili sanitari e 164 privati.

Per 46 delle strutture ispezionate è stata disposta la chiusura e precisamente: sei canili comunali, 28 canili ricovero privati, nove allevamenti e tre locali di toilettatura. Le violazioni amministrative riscontrate sono state prevalentemente di natura igienico-strutturale, quelle penali invece riguardano il maltrattamento e la cattiva custodia degli animali.

Nello specifico sono state accertate violazioni nell’8,7% delle strutture di dog sitter; nel 32% degli allevamenti; nel 5% delle strutture di addestramento; nel 9,7% degli esercizi di toilettatura; nel 15% degli esercizi di vendita di animali; nel 5,6% degli ambulatori privati; nel 30% dei canili sanitari; nel 36% dei canili privati. È stato chiuso il 6,7% delle strutture ispezionate.

Fonte: La Zampa