24 giugno 2007

"SOS LIBERALIZZAZIONE": per scoprire rischi e opportunità un numero verde di WWF e Altroconsumo.


WWF e Altroconsumo aprono un call center gratuito al numero 800.194.491 per aiutare i consumatori a compiere i primi passi nel mercato elettrico liberalizzato: verificare dubbi, cogliere opportunità, conoscere diritti, chiarire scadenze, allontanare gli eventuali rischi derivanti dal cambio di fornitore.

Dal 1° luglio, infatti, ciascuno potrà scegliere il fornitore di energia e nelle prime fasi dell'apertura del mercato, con regole ancora in via di definizione, i dubbi e le incertezze possono essere molti.

Tranne uno: il miglior risparmio in bolletta, per quanto efficace la liberalizzazione o accattivanti le offerte dei fornitori, non potrà che derivare dall'efficienza energetica.

Nel periodo di transizione, solo applicando i più semplici accorgimenti come illuminazione efficiente, elettrodomestici di classe A, eliminazione degli stand-by, ecc. si potrà avere una reale garanzia di risparmio, contribuendo inoltre alla riduzione delle emissioni di gas serra nell'atmosfera.

Il numero verde 800.194.491 di WWF Italia e Altroconsumo è attivo dal 18 giugno al 20 luglio, da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. 35 operatori saranno a vostra disposizione per domande e chiarimenti.

Oltre al numero verde, è attiva una sezione nel sito di Altroconsumo dove si potranno chiarire i dubbi più elementari relativi alla liberalizzazione del mercato dell'elettricità: conviene davvero cambiare fornitore? conviene aumentare la potenza contrattuale? cosa sono le tariffe verdi? quali i parametri per individuare un fornitore elettrico responsabile da un punto di vista ambientale?

Con questo servizio gratuito rivolto ai cittadini il WWF Italia prosegue la sua campagna iniziata lo scorso anno con "Generazione Clima. Efficienti per Natura" a favore di un aumento dell'efficienza energetica.

Altroconsumo mette invece a disposizione informazioni utili e alcuni quiz sul risparmio energetico e sul peso che i comportamenti quotidiani hanno sull'ambiente in cui viviamo.

|-Ecoconsigli WWF per risparmiare energia-|

13 giugno 2007

Le api sono in pericolo?


Si chiama CCD, ovvero Colony Collapse Disorder, e colpisce le api. Il dipartimento di Scienze Biologiche della British Columbia University in Canada ha pubblicato i risultati di una ricerca sulla connessione tra le coltivazioni di colza geneticamente modificata (Ogm) e la diminuzione del numero di api in alcune zone del Nord America e in Europa. Si riscontra più o meno ovunque un calo delle attività di questa specie preziosa per l'uomo: le api infatti da sole garantiscono più della metà delle impollinazioni dovute all'operosità degli insetti e proteggere la loro salute e prosperità è anche un modo indiretto di tutelare la vita umana sul pianeta.

A causare il CCD, però, non è detto che siano solo gli organismi geneticamente modificati; tra i possibili imputati di questo problema assolutamente da non sottovalutare sarebbero anche i pesticidi usati troppo diffusamente nelle colture o, secondo altre teorie britanniche di recente diffusione, anche le onde elettromagnetiche emesse dai telefoni portatili e dagli strumenti elettronici che causerebbero serie difficoltà di orientamento alle api. In ciascuno di questi casi, è bene sottolinearlo, è la presenza invasiva dell'uomo e di eccessi nell'alterazione degli equilibri naturali a causare il danno agli animali.

La Coldiretti, che in Italia ha raccolto l'allarme dei ricercatori nordamericani, ha sottolineato il ruolo di questo animale nel nostro ecosistema: "Se non sarà interrotto il trend che ha portato in pochi mesi alla scomparsa solo negli Stati Uniti di un quarto degli alveari con 15 miliardi di api, le conseguenze ambientali sarebbero disastrose" e ha suffragato questo timore citando l'autorevole parere di Albert Einstein che già molti decenni fa affermò: "se l'ape scomparisse dalla faccia della terra, all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita".

In Italia, l'alimentazione dipende per un terzo da coltivazioni impollinate attraverso il lavoro svolto dagli insetti. Per questo motivo è vitale rispettare in particolare questo animale, da cui dipendiamo non esclusivamente - come da molti a torto è ritenuto - per il miele che le api producono, ma anche per buona parte del cibo presente sulle nostre tavole. (ENPA)

8 giugno 2007

London 2012, il logo che infiamma le polemiche


A poche ore dalla sua presentazione ufficiale, il logo scelto per i Giochi Olimpici di Londra 2012 è già stato ritirato perchè nocivo alla salute degli spettatori.
Potrebbe sembrare l'ennesima bufala partorita dalla rete, mentre questa volta -purtroppo- la notizia è attendibile. A poche ore dalla sua presentazione ufficiale, il logo commissionato all'agenzia di design Wolff Olins per la modica cifra di circa seicentomila euro ha già scatenato un tale vespaio di polemiche da dover essere ritirato.

A prescindere dalla bellezza intrinseca del logo, che rientra nella sfera della sensibilità artistica individuale del singolo, pare che l'immagine, specialmente nella sua versione animata, sia in grado di scatenare fenomeni di collasso in persone affette da epilessia fotosensitiva.

Nonostante la breve durata della clip (giusto una manciata di secondi), si sono già verificati dodici episodi di collasso a seguito della visione dell'animazione, che è caratterizzata da frequenti lampi di colori quali rosa shocking e blu elettrico. Pertanto il Cio (International Olympic Committee) ha deciso di rimuovere l'immagine dal proprio sito ufficiale.

La notizia è stata accolta con grande sollievo e malcelata soddisfazione soprattutto dai londinesi, che avevano aspramente contestato il logo, ritenuto particolarmente brutto e definito persino "frutto del lavoro di uno scimpanzé".

Forse stavolta una petizione on line, organizzata per sostenere una campagna a favore della sostituzione del logo, è riuscita a raggiungere almeno in parte il proprio obiettivo. (Zeus News)

La Camera approvi il pacchetto anti-violenza


In una anno contati da Arcigay 7 omicidi e 30 casi di violenza fisica nei confronti di persone gay e lesbiche.
E' iniziata alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati l’esame del pacchetto antiviolenza approvato dal governo prima di Natale. Si tratta di una serie di proposte positive, contenenti anche l’estensione della legge Mancino, rivolte ai cittadini vittime di reati compiuti per causa di orientamento sessuale e di identità di genere.

Grazie all’iniziativa parlamentare dell’on. Franco Grillini, deputato di Sinistra Democratica e presidente onorario di Arcigay, il governo si è impegnato a sollecitare il parlamento ad una rapida approvazione del provvedimento. L’on Grillini, nella sua interpellanza, faceva riferimento in particolare a due episodi di violenza ai danni di due esponenti della nostra associazione (Matteo Mariani di Pistoia e Paolo Ferigo, presidente di Arcigay Milano). Questi però non sono che una piccola parte di una complessa realtà dei gravissimi episodi accaduti negli ultimi dieci anni in Italia tra cui oltre 150 omicidi segnalati dalle forze dell’ordine e diverse centinaia di fatti di violenza fisica e verbale ai danni delle persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender).

Da una ricerca compiuta da Arcigay e dalle altre associazioni lgbt, dal maggio 2006 al maggio 2007 sono stati denunciati: 7 omicidi; 30 atti di violenza fisica (pestaggi e stupri); 8 atti vandalici nei confronti di sedi e locali omosessuali; 50 episodi di discriminazione nell’ambito lavorativo e sociale a causa del proprio orientamento. A questi vanno aggiunti tutti quei casi che moltissime lesbiche e gay non denunciano per paura di ritorsioni. La paura della denuncia è particolarmente diffusa fra le giovani e giovanissime generazioni che avvertono di non essere in alcun modo tutelate.

3 giugno 2007

Il noleggio di auto per i diversamente abili


E’operativo un network di autonoleggi per il trasporto di persone con e senza conducente, presente in tutta Italia con 92 punti noleggio.
Noleggiami.eu, il network in Italia di autonoleggi per il trasporto di persone con e senza conducente, presente in tutta Italia con 92 punti noleggio, si rivolge anche ai diversamente abili.

Sono già 30, mediamente più di uno per ogni regione d’Italia, gli autonoleggiatori di Noleggiami.eu dotati di auto multiadattate per diversamente abili. Le auto multiadattate sono auto di serie, soprattutto Fiat Panda e Fiat Punto, che grazie ad opportune modifiche sono rese guidabili dai portatori di handicap motori.

Sono moltissimi i diversamente abili potenzialmente interessati all’iniziativa: le modifiche coprono infatti fino al 70% delle disabilità. Il noleggio riguarda tutte le necessità dei diversamente abili, compresa la possibilità di disporre di automobili per la scuola guida.

Per disabilità si intende generalmente la sola disabilità permanente, senza considerare la situazione di chi si ritrova temporaneamente inabilitato a causa di un infortunio o un incidente. Anche per questo tipo di imprevisti vi è la possibilità di noleggiare una vettura adattata al caso.

Inoltre il network degli autonoleggiatori di Noleggiami.eu mette a disposizione furgoni portadisabili, in questo caso condotti da persone normodotate.

Si deve infine notare che piccole utilitarie quali le Smart, fortemente presenti presso gli autonoleggiatori di Noleggiami.eu, essendo dotate di cambio automatico senza frizione si ritrovano ad essere naturalmente adatte per particolari disabilità motorie.

La possibilità di offrire anche a persone diversamente abili questo insieme completo di servizi relativi al settore automobilistico, è frutto di una scelta degli autonoleggiatori di Noleggiami.eu, e diventa più incisivo lavorando in network. (Press Release)

Per informazioni: www.noleggiami.eu

Foresteria a Trieste per ospitare volontari


NASCE LA VACANZA-LAVORO PER I SOCI ENPA DI TUTTA ITALIAFinalmente un punto di appoggio per i soci Enpa giovani o meno giovani che, partendo da tutta Italia, abbiano il desiderio di vedere da vicino e collaborare con l'Oasi triestina gestita dall'associazione. È infatti appena stata inaugurata la foresteria per i volontari Enpa, aperta all'accoglienza dei soci iscritti che intendano fare un'esperienza indimenticabile nella cura della fauna selvatica nella affascinante città. La sezione della Protezione Animali triestina darà così a molti animalisti la possibilità di prestare la propria opera per una settimana di intenso training all'interno del centro di recupero; con l'occasione, i volontari potranno essere ospitati senza costi per l'alloggio, arricchendo il proprio bagaglio di nuove nozioni su come gestire gli animali feriti o malati o in difficoltà per aiutarli a guarire. Lo spazio adibito a foresteria ha una capienza sufficiente per quattro ospit i alla volta, che al di fuori delle ore - circa sei al giorno, suddivise in turni - dedicate agli animali avranno anche modo di godere le bellezze di Trieste e di incontrare le persone che si dedicano già da anni a questa missione, anche per scambiare opinioni sui temi che ci interessano più da vicino, l'ambiente e gli animali.
La durata di ciascun soggiorno, da concordare sempre con la sezione triestina, potrà allungarsi da 7 fino a 30 giorni; unico onere per gli aspiranti volontari sarà procurarsi il vitto, ma per il resto è tutto predisposto, dalla lavatrice, al frigorifero, al riscaldamento, fino al cambio biancheria settimanale. Nel centro recupero fauna selvatica di Trieste infatti è possibile conoscere numerose specie, dai cinghiali che popolano il vicino parco e che ormai considerano l'oasi del Farneto una loro "base operativa", ai gabbiani, a poiane, barbagianni, civette e tanti altri amici oltre al tasso più noto nell'Enpa, il celeb re Torquato che ormai non vuole allontanarsi perché l'Oasi gli piace troppo. Per chi fosse interessato a partecipare, è possibile chiedere informazioni alla sezione scrivendo a info@enpa-trieste.it o chiamare lo 040.910600; ricordiamo che il primo requisito fondamentale per poter collaborare con il centro recupero è l'iscrizione all'associazione.