Visualizzazione post con etichetta circo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta circo. Mostra tutti i post

27 febbraio 2008

Lidia Togni condannata per maltrattamento di animali


Il Tribunale di Palermo ha condannato Lidia Togni e Mario Santinato, rispettivamente rappresentante legale e procuratore speciale del circo Togni, al pagamento di una multa di 2300 euro e 1850 euro. Lidia Togni, è stata riconosciuta colpevole della violazione dell’articolo 727 del Codice Penale che prevede sanzioni per il maltrattamento degli animali, mentre Santinato è stato condannato, insieme alla Togni, per violazione della norma sullo smaltimento dei rifiuti liquidi e solidi nel periodo in cui la struttura circense ha sostato a Palermo.

La vicenda risale all’inizio del 2005 quando Giovanni Guadagna, attuale responsabile nazionale dell’Ufficio Cattività dell’Enpa, segnalò alla Procura della Repubblica che molti animali si trovavano stretti nelle loro gabbie, praticamente impossibilitati a muoversi. La Procura incaricò i Carabinieri di effettuare i dovuti controlli, coadiuvati anche da un veterinario incaricato della perizia. Ne scaturì, quindi, il rinvio a giudizio che ha portato, poi, alla condanna.

Soddisfatta l’Enpa per la sensibilità dimostrata dai giudici parlermitani.“Il tribunale di Palermo – ha dichiarato Giovanni Guadagna – ha riconosciuto la validità delle linee guida per il corretto mantenimento degli animali nei circhi, che, anche in qualità di teste dell’accusa durante il processo, ho sottolineato. Il riconoscimento del valore delle linee guida, ha sicuramente contribuito alla loro condanna, la quale, è bene ricordarlo, scaturisce dall’applicazione dell’articolo 727 del Codice Penale così come riformulato dalla nuova legge sul maltrattamento degli animali. Un altro circo Togni - continua Guadagna - è attualmente stato investito dall’applicazione dello stesso articolo, procedimento scaturito stavolta da un sequestro recentemente operato dal Corpo Forestale dello Stato nel litorale romano. Occorrerebbe pertanto che i circhi facessero ammenda e provvedessero da subito ad iniziare un percorso di civiltà il quale dovrà concludersi con l’eliminazione degli spettacoli con animali”.

20 dicembre 2007

Primato di incidenti con grandi felini al circo di Moira Orfei


Durante il periodo natalizio vi sarà un “affollamento” di circhi con animali nella capitale, due Orfei ed un Togni, per giunta con più zeri in condotta. Si incomincia domani, 19 dicembre, con il Moira Orfei il cui “spettacolo”, intitolato “Una Tigre per Amore”, comprende persino felini geneticamente modificati. E’ il caso di tigri e leoni bianchi, frutto di selezioni genetiche adoperate tramite frequenti accoppiamenti tra consanguinei. Purtroppo assieme al mantello i felini hanno ereditato malattie ereditarie le cui potenzialità negative sono notoriamente esaltate da tali tipi di accoppiamenti. Eppure il circo li evidenzia in vero e proprio campionario da fenomeno da baraccone. (ENPA)

“Lo spettacolo circense sarebbe più veritiero – ha dichiarato Giovanni Guadagna, Responsabile Ufficio Cattività di ENPA - se Moira Orfei illustrasse al pubblico se tra le tigri esibite nelle gabbie montate a Roma, vi sono anche quelle che hanno ucciso o ferito persone durante gli addestramenti”.
E’ da notare come il circo di Moira Orfei, abbia selezionato in dieci anni, il numero più alto di morti e feriti dovuti ad aggressioni di tigri. Un addestratore ed un inserviente uccisi, altrettanti feriti, tra cui il figlio della stessa Orfei Stefano Nones, ed almeno altre quattro persone artigliate, rappresentano - secondo l’Enpa - la drammatica dimostrazione di una realtà poco conosciuta.
“La tigre in addestramento – ha aggiunto Guadagna – viene costretta nella forzata repressione dei propri istinti naturali. E’ già questa, a nostro avviso, una forma di violenza il cui prodotto è un animale privato dei propri diritti, innanzi tutto quello alla libertà ed a prescindere se già nato in gabbia o rubato alla vita libera, come nel caso degli elefanti prigionieri dei circhi”.
Claudio Locuratolo, invece, Responsabile della sede romana dell’Enpa, ha lanciato un accorato appello al comune:
“Chiediamo con forza all’Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma, ed alla Consigliera Delegata Monica Cirinnà in particolare, di controllare scrupolosamente le condizioni di detenzione degli animali di tutti i circhi presenti a Roma, sperando almeno che venga fatto rispettare il Regolamento comunale in difesa degli animali. Già pochi anni addietro – ha aggiunto Locuratolo – proprio a Roma il Moira Orfei fu trovato inadempiente ad alcune prescrizioni in difesa degli animali, appena dopo che il Comune di Modena, autore di un analogo Regolamento, vietò al suo circo di entrare in città.”

Sempre a proposito dei circhi presenti per questo natale a Roma, l’Enpa denuncia come le assurde condizioni di detenzione siano oggetto di rinvio a giudizio dei responsabili del circo Lidia Togni, mentre di Liana Orfei, presente sempre nella capitale con lo spettacolo “Cenerentola On Ice”, ci rimangono le incredibili descrizioni delle tecniche di addestramento da lei pubblicate alcuni anni fa. Dalle tigri vigliacche ed infide alle iene imbecilli e stupide. Tutto riportato nel dossier Enpa dal titolo “Il Circo Prigione degli Animali”, consultabile nelle pagine dell’Ufficio Cattività del sito www.enpa.it. Nello stesso dossier, inoltre, sono riportati i finanziamenti concessi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ai circhi (fino a 300mila euro annui per l’impresa che gestisce il Circo di Moira Orfei). Il tutto nonostante che in un solo anno gli incassi al botteghino dei circhi italiani, come recentemente reso noto dall’Enpa, si siano ridotti di quasi l’ottanta per cento (fonte SIAE, raffronto primo semestre 2006-2007) per via della presenza in Italia del più grande spettacolo circense al mondo senza animali, ossia il canadese Cirque du Soleil, che da solo ha incassato nei primi mesi 2006, più di quanto tutti i circhi italiani con animali sono riusciti a fare in un anno.