6 febbraio 2008

Il WWF e la scuola, un legame sempre più forte


“I deboli legami”, così li definisce Antonella Piperno - Panorama - nel suo articolo “L’insegnante? Ha traslocato a Slow Food”. Ma i legami tra la scuola e la nostra Associazione sono più che evidenti. L’educazione è infatti uno dei principali metodi di azione individuati dal WWF a partire dai documenti internazionali per raggiungere gli obiettivi della mission. Non può esistere infatti un cambiamento nei comportamenti senza un’attenta e sistematica azione educativa. Per questo, dalla sua nascita in Italia, il WWF ha sempre lavorato con le scuole. E i risultati si vedono: 5.000 classi iscritte ogni anno all’Associazione con circa 100.000 alunni coinvolti, 30 Centri di educazione ambientale e decine di Oasi che si relazionano con il mondo della scuola, una collana di oltre 60 titoli di saggi a supporto del lavoro di ragazzi e insegnanti.

E’ per essere ancora più sinergici con il mondo della scuola che il WWF ha chiesto la collaborazione di un insegnante (uno solo!) comandato. Il comando, per chi non lo sapesse, si traduce in pratica con il distacco dal lavoro di insegnamento con la classe di un docente che viene “prestato” all’Ente o all’Associazione che ne fa richiesta. Perché questo avvenga si presenta al Ministero della Pubblica Istruzione un progetto che viene valutato. I risultati vengono documentati e verificati.

Ma che ritorno ha la scuola dal lavoro dell’insegnante comandato? E’ chiaro che possono esserci casi in cui lo strumento del comando viene mal utilizzato, ma in linea generale questa è un’ottima opportunità per la scuola di uscire dalla propria autoreferenzialità e aprirsi alla società civile. E’ inoltre per la scuola un’occasione di beneficiare dei risultati dell’attività di ricerca, che almeno nella nostra Associazione viene svolta, dell’insegnante comandato.

Sul WWF e all’attuale comando, vi era l’esigenza di individuare strategie, modalità e strumenti per rendere più efficace la diffusione dell’educazione ambientale nel mondo della scuola. "Come dimostrano le varie emergenze ambientali, dal problema dei rifiuti ai cambiamenti climatici - sottolinea Maria Antonietta Quadrelli, Responsabile settore Educazione WWF Italia - l’esigenza di avere cittadini formati nel campo dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, non è un’opzione, né un’esigenza solo della scuola ma è una necessità per l’intera società. In concreto il lavoro dell’insegnante comandato, che opera all’interno del Programma Educazione, ha portato questi risultati : firma di un protocollo d’intesa tra WWF e MPI, accreditamento dell’Associazione come ente di formazione dei docenti, pubblicazione di articoli che diffondono all’interno della scuola il patrimonio culturale del WWF, attivazione di reti di scuole su temi ambientali.

Un capitolo a parte riguarda il lavoro sui curricoli scolastici che il WWF, grazie a questa risorsa, sta offrendo alla scuola. Tutta la competenza maturata dall’Associazione, a livello teorico e sul campo viene messa a disposizione degli insegnanti per essere integrata nei curricoli di scuola. Con questa operazione, l’Educazione alla Sostenibilità passerà da tematica opzionale, separata dai curricoli scolastici e lasciata alla libera iniziativa di insegnanti sensibili, ad asse fondante, ispiratore e trasversale di tutte le discipline. Attraverso varie iniziative, progetti ad hoc, seminari di formazione, monitoraggi, elaborazione di dati, riflessioni, realizzati in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e direttamente con le scuole, l’insegnante comandato sta attivando sinergie tra il mondo della Scuola e il WWF, affinché l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile diventi una realtà quotidiana assodata.
(comunicato stampa WWF)

WWF e la scuola

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