6 maggio 2007

Trieste non rinnova l'accordo con l'ENPA per i selvatici


Niente più sostegno per la sezione Enpa da parte della Provincia di Trieste, nonostante un bilancio che parla da sé sul lavoro svolto finora dai volontari del Centro di Recupero Fauna Selvatica di via Marchesetti, un’oasi dove gli animali selvatici hanno trovato ricovero e cura con risultati evidentemente positivi. L’amministrazione provinciale ovviamente non ritenendo necessari i servizi svolti dalla Protezione Animali ha creduto opportuno tagliare i pur limitati fondi che elargiva per gli animali del proprio territorio. Si suppone che abbia anche previsto alternative di supporto alla cittadinanza per il soccorso degli animali finora prestato dai volontari Enpa.

Negli ultimi 5 anni l’attività della sezione Enpa di Trieste ha portato al recupero di 15.000 animali di varie specie. Nel solo 2006, gli esemplari soccorsi sono stati 3.177, dei quali 1500 appartenenti alla fauna selvatica: l’Enpa ha raccolto 368 gabbiani, molti dei quali sono anche stati inseriti in un progetto di studi comportamentalistici attuato in collaborazione con l’Università di Trieste. 79 i caprioli soccorsi, soprattutto animali feriti in seguito ad incidenti stradali. I volatili sono stati gli ospiti più numerosi tra gli esponenti selvatici aiutati dall’Enpa di Trieste: 296 colombi, 54 cinciallegre, ben 110 passeri, 152 rondoni, 112 cornacchie e 19 ghiandaie; tra gli altri, anche esemplari di specie rare, come il falco di palude e l’astore e numerosi altri uccelli rapaci notturni e diurni, come 16 sparvieri, 18 assioli e un gufo comune.

A questo bilancio che testimonia un lavoro costante e pieno di personale impegno, vanno aggiunti gli animali domestici aiutati dall’Enpa (420 cani vaganti e 852 gatti) e gli esotici, vittime di acquisti sconsiderati e abbandoni senza coscienza.
Questa attività non ha inciso grandemente sul bilancio della comunità triestina, perché l’Enpa ha fondato la sua opera sulle proprie risorse, usando la convenzione con la Provincia solo come un sostegno al proprio sforzo. Eppure tutto questo non è bastato per giustificare un rinnovo che avrebbe avuto almeno il significato simbolico di un giusto riconoscimento verso chi ha tenuto alto il nome di Trieste facendone un esempio di civiltà per il trattamento riservato agli animali. Ma se il metro di una civiltà è verificabile dalle condizioni degli animali che vivono in essa, l’amministrazione locale dovrebbe cooperare perché questi animali vivano in modo dignitoso e vengano curati in modo adeguato. (Per i recuperi, telefonare alla Provincia di Trieste allo 040.37981 o ai guardiacaccia provinciali ai numeri 348.902214, 348.902218, 348.902219 o 348.4533862).

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