20 maggio 2007

Ritireranno il Nimesulide?


I farmaci a base di nimesulide, il principio attivo sospeso temporaneamente dalla vendita in Irlanda per casi di gravi danni epatici, 'non sono mai venduti nelle farmacie italiane come medicinali Otc (over the counter), cioe' senza ricetta'. Lo assicura il presidente di Federfarma, l'associazione che raggruppa i titolari di farmacie, Giorgio Siri. 'E nessun farmacista - dice all'ADNKRONOS SALUTE - ne consiglia l'uso se non e' strettamente necessario, proprio per via delle possibili controindicazioni al fegato dovute al sovradosaggio. Gia' note a tutti da tempo'.

Ciononostante, Siri assicura che 'sara' nuovamente inviata a tutte le farmacie della penisola aderenti a Federfarma la circolare che mette in guardia da un uso poco accorto e dal vendere il farmaco senza ricetta medica'. Per il presidente dell'associazione dei titolari, il problema alla base del consumo della nimesulide 'fuori prescrizione' deriva pero' dalla possibilita' di 'usare la ricetta del medico piu' volte nell'arco di sei mesi. E dalle confezioni del farmaco che contengono troppe bustine rispetto ai bisogni'. Due problemi aggiuntivi. La ricetta di alcuni medicinali, compresa la nimesulide, infatti, e' automaticamente ripetibile 'a meno che il medico che la scrive non indichi espressamente due scatole del farmaco. Ma cosi' facendo - prosegue Siri - si costringe il cittadino a comprare due confezioni, cioe' 60 bustine. Uno sproposito'. Se invece il medico scrive il numero uno davanti al nome del farmaco 'con la stessa ricetta si potra' andare in farmacia nei successivi sei mesi per acquistare fino a 10 scatole del prodotto'. Anche in questo caso facendo 'il pieno'.
'Per questa ragione - continua Siri - proporremo al ministero della Salute di ridurre le confezioni di nimesulide, visto che il piu' delle volte si tratta di un farmaco usato all'occorrenza. E che mai - conclude Siri - deve essere assunto per un periodo prolungato'.

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