20 marzo 2016

Venti Chiavi Trio

Ecco qualcosa di nuovo. Un trio che vuole ampliare il repertorio chitarristico aggiungendo arrangiamenti di musica da camera e riscoprire i brani meno noti di questo genere.

17 marzo 2016

Test: Cuore di Brodo Knorr


Dopo avere testato il Cuore di Brodo al pesce durante la fase di lancio ecco un nuovo test, stavolta per tutta la gamma. Nello starter kit ricevuto a seguito della registrazione sul sito dettofranoi.it, infatti, c'era una confezione da 4 per ogni tipologia attualmente disponibile: manzo, delicato, verdure e pesce. Uno starter kit generoso che conteneva anche decine di campioncini da regalare e buoni sconto.

È un prodotto che utilizzo abitualmente e che conosco bene. Nella mia dispensa non manca mai e credo sia uno di quei jolly che ti consentono di avere a portata di mano un brodo più gustoso del solito dado o granulare quando non si ha il tempo di prepararne a casa. Il brodo della variante "delicato" l'ho provato per la prima volta con questo test.

L'intera gamma ci viene presentata come una "rivoluzione in cucina", con ingredienti naturali, senza glutammato nè conservanti.

Il Cuore di Brodo alle verdure è decisamente valido. L'ho provato per un risotto ai porri e come esaltatore di gusto per delle verdure al forno. Infine una zuppa inventata al momento fatta con un soffritto di base (carote, cipolle, sedano) a cui ho aggiunto del cavolo cinese e aromatizzato con l'erba del finocchio. Tocco esotico finale lo zakkoku-mai "mixato" in casa. Si tratta di un riso a cui si aggiungono vari tipi di semi. Io ho usato quinoa, amaranto, miglio e lino. Molto buono. Il CdB alle verdure gli ha dato il giusto sostegno.



Il Cuore di Brodo al pesce lo utilizzo di rado perché di solito faccio il fumetto in casa. Stavolta l'ho messo alla prova con un sautè di cozze. Il gusto del brodo si è sposato bene con le cozze, senza alterarne o coprirne il sapore. Tra gli ingredienti ho notato il levistico, pianta aromatica il cui uso è poco diffuso, ma che amo utilizzare anche nelle minestre e mi ha fatto piacere trovarlo tra gli ingredienti. Leggo che contiene "pesce in polvere 2%" e qui avrei gradito sapere quali sono stati utilizzati. Il brodo da sempre si fa con gli scarti (carcassa, testa, gusci dei gamberi ecc.) e quindi suppongo sia in proporzione variabile, anche se così non comprendo come facciano a farlo sempre uguale. O forse non è sempre uguale? Insomma se fosse possibile suggerirei di precisare meglio.


Il Cuore di Brodo al manzo di solito lo utilizzo al posto della demi glace che è praticamente impossibile da trovare e scocciantissima da fare in casa. Quindi abitualmente lo utilizzo per sughi di arrosto, ma anche per risotti "saporiti". Ha un sapore deciso e questa volta l'ho utilizzato per i tortellini (senza glutine) e per un grande classico: il risotto alla milanese che tradizionalmente si prepara con un brodo di manzo abbastanza saporito. Molto buono.


Veniamo a quello che per me ha rappresentato una novità: il gusto delicato. Aprendo la confezione sulla vaschetta c'è il disegno di un pollo, che mi lascia presumere che quello sia il gusto principale. In realtà non spicca molto, ma il brodo è buono, equilibrato e delicato come promesso. Ritengo si possa utilizzare anche per pietanze a base di verdura in sostituzione di quello alle verdure. L'ho utilizzato per una semplice pastina in brodo solo per provarlo perché avendo un celiaco in casa non posso utilizzarlo per tutti. E qui arriviamo alle note conclusive.

Cuore di Brodo, nelle varianti manzo, pesce e verdure, è dichiarato senza glutine ed infatti è anche presente nel prontuario dell'AIC. Quello delicato invece è un mistero.
- L'AIC non lo include in prontuario.
- Su sito Knorr, alla pagina del prodotto,  trovo la scritta "senza glutine". Quindi in teoria potrei utilizzarlo, ma, e qui si arriva al MA: l'AIC vuole che NON ci fidiamo di ciò che ci dicono le aziende o di cosa scrivono sui loro siti. Sinceramente me ne sono sempre fregata e in caso di dubbio mi sono fidata dell'azienda senza mai avere problemi.
- Sul "manuale dell'ambasciatore" fornitomi con il kit di assaggio però trovo scritto "senza glutine (Manzo; Verdure; Pesce). Quindi QUI la Knorr contraddice ciò che loro stessi hanno scritto sul sito.
- Gli ingredienti? leggo le solite cose e non capisco da dove possa provenire il glutine. Il colorante carotene a quanto leggo si ottiene da vegetali naturalmente privi di glutine. Mistero!

Sempre nel manuale leggo che ad aprile avremo un nuovo gusto ai funghi. Ecco, questo per quanto mi riguarda sarà molto apprezzato perché già uso il dado ai funghi porcini che non mi soddisfa molto. Peccato non averne ricevuta un'anteprima.

25 febbraio 2016

Microchip di geolocalizzazione nella frutta

ATTENZIONE! Massima divulgazione! Quando andate a fare spesa fate attenzione alla frutta che comprate. Evitate quella con questo tipo di bollino. Il bollino nasconde un microchip che, oltre a rilevare il percorso della frutta, in prossimità di computer, dispositivi mobili (smartphone, tablet ecc.), televisori e qualsiasi tipo di elettrodomestico memorizza il tipo di dispositivo (compreso marca e modello) e trasmette in tempo reale tutti i dati all'Agenzia delle Entrate nell'ambito dei controlli sull'evasione fiscale. È un sistema che già da anni viene messo in pratica negli USA. Sul sito dell'FBI alla voce FOIA FILES infatti troviamo il progetto AMERITHRAX (sigla nata dalla combinazione delle parole America - Tracking (rintracciamento) - Tax (tasse) http://vault.fbi.gov/Amerithrax. Sempre sullo stesso sito troviamo anche dati sulla COINTELPRO, la ditta che produce i mircrochip: http://vault.fbi.gov/cointel-pro. Il progetto è stato avviato nel 1993 a seguito di un accordo tra Obama e Charles Kettering http://vault.fbi.gov/Charles%20Kettering e solo ora, dato che sono passati 20 anni, la segretezza è stata derubricata e gli atti sono visibili a tutti sul sito dell'FBI. In realtà è solo la mela che ho mangiato a pranzo e quel codice quasi sicuramente identifica il produttore, ma volevo vedere quanti sarebbero arrivati a leggere fino in fondo prima di fare condivisioni allarmistiche. Se hai letto fin qui stai al gioco e nell'eventuale commento non far capire che si tratta di uno scherzo. :)

30 giugno 2015

Test: pasta De Cecco

Un veloce passaggio per concludere l'ultimo progetto TRND a cui ho partecipato. Si tratta della pasta De Cecco che ci ha fatto provare due formati: gli spaghetti e le penne rigate.
La pasta rigata non ha mai incontrato molto il mio favore, pur essendo buona, ma gli spaghetti li ho graditi molto.

Per fare il test richiesto ho cotto i prodotti forniti e poi li ho conditi con quattro sughi diversi (formaggio, carbonara, sugo alla carota e aglio-olio-peperoncino). Le penne rigate hanno dimostrato di essere perfette per raccogliere il sugo, mentre gli spaghetti mi hanno soddisfatto con la loro caratteristica "slurposità" (consentitemi il neologismo).

Una pasta che ha pregi e difetti quella di De Cecco, perché se da un lato si distingue in positivo per la qualità, dall'altro ha un prezzo decisamente elevato. Pur tenendo in considerazione tutta la qualità che, a buona ragione, vanta, ha un prezzo più alto di pasta equivalente.

Una cosa che ritengo inutile del kit che ci hanno mandato sono i vetrini per controllare la presenza dell'animella, ovvero quella cosa che scompare quando una pasta di buona qualità è ben cotta. Sì, perché una pasta di buona qualità non va cotta al dente, ma va ben cotta, perché aumenterà la resa e terrà lo stesso la cottura. Quindi niente mappazzone (termine caro al buon Bastianich). Cioè... posso vederlo anche senza schiacciare la pasta tra due vetrini, no?
Ma forse sono io che non ho lo spirito del piccolo chimico... ^__^

Un'opinione completa su quanto ho testato la trovate su ciao.it, mentre ho approfittato delle penne rigate per provare una nuova ricetta perfetta per i bimbi.

17 giugno 2015

Giovanni Allevi e l'amore

Trovo sul web questa immagine:


È chiaramente la copertina del CD di Giovanni Allevi da cui è stato tratto il manifesto dell'omonimo tour ma... il "simbolo" è cambiato. Se sulla copertina del CD Allevi (è un suo CD, vero? perdonate ma non lo seguo...) con le mani faceva in modo chiaro il simbolo del cuore ora il simbolo è diventato ben altro. Mi chiedo se sia lo scherzo di un buontempone che, dopo avere ripassato il manifesto del tour con Photoshop, lo ha divulgato sul web, oppure se questo manifesto esiste davvero. Se così fosse mi chiederei se si tratta di un epic fail o di una furba mossa di marketing...
Notare anche la location: Teatro Goldoni. Ma... "goldone" non è anche un sinonimo di profilattico? :D

5 aprile 2015

[7 giorni da... vegana] La conclusione

Nei giorni scorsi, un po' per mancanza di tempo, un po' per mancanza di argomenti (dato che non ho preparato pietanze particolari o che per qualche motivo meritavano menzione) ho smesso di fare il mio reportage quotidiano.
In questi giorni sono riuscita parzialmente a smettere di divorare chips dopo cena, ma più per forza di volontà che per sazietà.
Ho mangiato zuppe di verdure, legumi, pasta, riso, frutta secca come snack, anche frittelle di verdure e ovviamente tante verdure sia crude che cotte in modi diversi. Cose che normalmente gradisco, ma alternate ad alimenti di produzione animale.
L'esperienza è iniziata male, poi è migliorata perché avevo capito con che filosofia cucinare. Quindi non cibi adattati vegan, ma cose nate tali. Di cose "nate tali" ne avevo già fatte tante, quindi alla fine è stato sufficiente utilizzare quelle ricette. Ma dal quarto giorno in poi è successa un'altra cosa: il fisico ha iniziato a protestare. Pur mangiando tante cose saporite e gradite lasciavo la tavola insoddisfatta. Tanta quantità nel piatto. Tanta che una parte del corpo mi segnalava "basta, altrimenti vai in bagno a vomitare", mentre un'altra parte implorava cibo. È una sensazione molto strana che non avevo mai provato. Anche mangiare patatine o pop corn durante un film dopocena è diventato difficile. Ne ho voglia, ma non riesco a mandarli giù perché l'organismo segnala che è pieno, basta, nun 'gna faccio più... quindi una pienezza illusoria, quando in realtà mancano elementi nutrizionali. Altrimenti non si spiega.

Morale della favola? Conclusioni?

Auguro a tutti i miei amici vegani una vita lunga e in salute, ma fatevi controlli e fatevi seguire da un medico. A come mi sono sentita io in questi giorni è meglio. Ho avuto sbalzi di umore che neanche durante il ciclo più ciclo... negli ultimi due giorni ho faticato ad avere voglia di alzarmi, soprattutto nervosismo, alternato a momenti canterini che neanche tre canne di marja...

Per alcuni potrebbe essere la dieta migliore, ma non lo è per me. Mi sono approcciata a questa settimana con la migliore delle intenzioni, ovvero capire e scoprire, senza pregiudizi. Ho cercato di cucinare il cucinabile in termini di gusto (senza ricorrere a ciò che considero aberrazione, ovvero seitan e surrogati vari), ma pur mangiandone in quantità non mi sono mai alzata da tavola sazia.

Questo segna la fine della mia vita da vegana. :-)

2 aprile 2015

[7 giorni da... vegana] Terzo giorno: posso farcela

Oggi giornata molto piena, quindi sarò rapida, anche perché è tardi.

A colazione l'ormai consueta colazione a pane e marmellata con the.

A pranzo però mi sono dilungata nel preparare una crema di lenticchie che volevo preparare da tempo. Molto semplice. Lenticchie bollite in brodo vegetale, frullate, addensate con un po' di fecola. Condite con un pesto al rosmarino (ovviamente senza formaggio) e pinoli tostati.

Poi un lungo pomeriggio di commissioni e al ritorno per i miei coinquilini mi fermo al caseificio a comprare un po' di mozzarella e piangere tutte le mie lacrime mentre in fila al caseificio sentivo quel profumino inconfondibile e poi a casa mentre se la sbafavano con salumi vari di "contorno".


Io mi sono consolata con un pane fresco di forno, pomodorini e friarielli.



Sono stata sazia più a lungo del solito, soprattutto a pranzo dopo la vagonata di legumi, ma ora sto onorando le patatine fritte prime di andare a letto.

A domani!