14 marzo 2014

L'abito della sposa

Come lo descrive lei: di un bianco avorio, dallo stile a sirena. Un corpetto aderente ricoperto di perline e strass che formano un disegno retrò. Lo scollo è a cuore bordato di pizzo chantilly. La gonna ha una leggera plissettatura ed è resa morbida e gonfia da strati di tulle; dietro ha un corto strascico che termina con un disegno che riprende quello del corpetto.

Come lo descrive lui: bianco.

24 novembre 2012

Ho di recente letto la biografia di Freddie Mercury scritta da Peter Freestone, il suo "assistente personale" che lo ha seguito per molti anni, restandogli vicino fino al momento della sua morte.

Non si è soffermato sulle cose sensazionali, ma ha voluto soprattutto farci conoscere l'uomo che si nasconde dietro l'artista e secondo me ci è riuscito.

È da tempo che desideravo rileggerla in chiave diversa, cercando e approfondendo tramite internet varie cose che sono state scritte. Quale giorno migliore per iniziare a ricordare un grande mito della musica se non oggi?

Vissi d'arte, vissi d'amore
Perché, perché Signore, perché me ne rimuneri così...?
(Tosca. Atto II. Puccini)

Il libro inizia così, con una citazione dalla Tosca.

Cercando notizie su Peter Freestone ho trovato, a questi due link, un suo bel ricordo di Freddie.
Esclusivo. Parla Peter Freestone, l'uomo che ha visto morire Freddie Mercury.
Il mio amico Freddie Mercury,

(Freddie con Peter Freestone)

18 settembre 2012

A proposito di video blasfemi...

Se una persona tira un bestemmione al mio Dio io con chi me la devo prendere? con quella persona o con il Paese di cui ha la nazionalità? Se il mio vicino di casa Giovanni una mattina si alza con uno spiccato senso dell'umorismo e mi filma mentre faccio il bagno nuda nella piscina del mio giardino, sopravvive a cotanto orrore e lo pubblica su Youtube, denuncio il comune di residenza di Giovanni o l'amatissimo vicino di casa Giovanni?

Può sembrare un esempio spicciolo, ma se ci riflettiamo è proprio questo che sta accadendo. Musulmani che si arrabbiano perché un deficiente ha fatto un filmato volutamente provocatorio. Possiamo dire che ha toccato il credo di tante persone e quindi se queste si arrabbiano è comprensibile. Ciò che non è legittimamente comprensibile è che queste persone si mettano a fare attentati in cui ci rimette la pelle non soltanto gente che con questo filmato non c'entra proprio niente, ma anche fedeli Musulmani che vanno a far da kamikaze, a morire per quello che, in realtà, è solo una stupidaggine oppure, a chiamarla con il suo nome: una strumentalizzazione.

Eh sì, perché come da esempio introduttivo con tal Giovanni, te non vai a massacrare delle persone che appartengono alla nazione di chi ti ha fatto un torto. Vai a massacrare Giovanni, se proprio sei a favore della violenza.

Quindi il mio augurio è che gli amici Musulmani si rendano conto che i soliti "potenti" li stanno mandando a massacro inutilmente. O meglio, lo stanno facendo per agitare di nuovo le folle verso altre guerre, altre ribellioni, altre carestie, altre morti innocenti. In tutte le agitazioni che le televisioni ci fanno vedere, o di cui si legge su internet, io riesco a vedere soltanto questo. I soliti affamati di potere e onnipotenza che mandano il popolo allo sbaraglio per "far vedere quanto ce l'hanno grosso". E non sto neanche a sindacare se il "celhogrossista" sia americano, musulmano, arabo, israeliano, marziano, alphacentauriano o se sia un atlantideo resuscitato. I fatti mi sembrano abbastanza evidenti.

Un cretino ha realizzato un video cretino? prendetevela con lui. Reagendo così è come se Lupin III vi rubasse in casa e per vendicarvi andaste in giro a uccidere tutti i mangaka del pianeta.

Concludo (quasi, in realtà poi c'ho la perla conclusiva) con una piccola nota dedicata ai carissimi amici di Mountain View, in quel di Googleplex.
Mi è capitato, lavorando per una webzine, che l'ufficio stampa responsabile per le relazioni di *produttorecinematografico* per l'Europa mi mandasse un video affermando che posso scaricarlo e uploadarlo su qualsivoglia piattaforma web al fine di "divulgarlo il più possibile" e quindi lo carico nel mio canale Youtube. Mi premuro di aggiungere nella descrizione che si tratta di un video così colà autorizzato da fifì e fofò.
Nonostante questo vi arriva, dalla sede centrale di *produttorecinematografico* un reclamo di copyright e voi mi chiudete il canale, senza neanche leggere quello che avevo scritto e senza neanche tenere conto di quanto vi comunico, ovvero l'autorizzazione alla pubblicazione, con tanto di nome, cognome, ditta, indirizzo, recapito dell'autorizzante.
Per non parlare di quando vi affrettate a chiudere i canali dei fan dei partecipanti a qualche talent show che malauguratamente caricano un paio di video dei loro beniamini suscitando le ire di Dio RTI che per una decina di video con un migliaio di click in totale rischiano di fargli perdere *udite udite* pochi centesimi in pubblicità di mancate visioni sul loro sito, anzi la perdita è proprio ZERO se vogliamo considerare che i video "reclamati" sul sito di Mediaset neanche esistono. ANZI, se proprio vogliamo considerarla tutta... mia cara RTI/Mediaset/Copyrightreclamanti/FTW... quanto ci perdete in apprezzamento e visibilità dei vostri artisti a far cancellare qualunque cosa da Youtube? cose di cui, ripeto, non c'è la possibilità di comprare un disco, un video e neanche di guardarle sul vostro sito su cui avete messo le vostre stramaledettissime pubblicità (tipo i pannolini catturapopò all'ora di pranzo).

Ma cancellare un dannatissimo video che sta causando agitazioni e morti no. Proprio non se ne parla. Magnanimamente l'avete bloccato in alcuni paesi coinvolti. Eh già. Perché una dozzina di video con un migliaio di contatti non è che danno tanto guadagno con le pubblicità (e quindi sono eliminabili) rispetto a quelle visualizzate accanto al video in questione o risonanza. Ma sicuramente sono io che parlo a vanvera, che ho capito male, che sono ignorante.

Dulcis in fundo, sempre a proposito di prendersela con chi non c'entra niente. Già si parla (di nuovo) di misure per restringere visibilità e fruibilità di internet. Da cosa nasce cosa. E tutto questo perché? perché un deficiente del cavolo invece di andare a tirare due pugni a un punching ball per sfogare la propria rabbia repressa si è divertito a girare un film(accio).

Povero mondo.

Scusate ma è periodo di pagamento di IMU, TARSU, canone idrico (oh, ma tutte insieme??? 'tacci vostri...), benzina a 2€ e contrariamente a sti balzelli il mio stipendio non aumenta. Il mio nervosismo, in compenso, sì.

1 febbraio 2011

Musica gratis da iTunes


Utilizzo iTunes da più di un anno e non avevo ancora scoperto la possibilità di scaricare gratuitamente. Forse perché lo uso poco: preferisco avere i CD tra le mani. Ogni settimana c'è un brano che viene scelto come "singolo della settimana" e concesso in download gratuito. Direi che è una bella iniziativa che si può sfruttare per conoscere artisti nuovi, di cui magari non avresti comprato niente non conoscendoli. Questa settimana c'è Trasparente di Matteo Macchioni.

19 febbraio 2010

Windows Firewall FAIL

Il Firewall di Microsoft Windows XP oggi mi ha bloccato... Microsoft Internet Explorer. Direi che un "epic fail" ci sta tutto!

3 gennaio 2010

Scoperta una nuova patologia: la macchionite acuta

Fervida preoccupazione nel settore della virologia è destata da un nuovo agente che si trasmette per via aerea e che riesce addirittura a sfruttare l'etere televisivo e radiofonico. Gli scienziati non riescono a spiegarsi questo modo di diffondersi della malattia, ma ritengono di essere riusciti a isolare l'entità generante le letali emissioni.

Questa nuova malattia che è stata definita "macchionite acuta", infatti, sembra veicolata dal cantante Matteo Macchioni che ogni volta che canta riesce a produrre onde sonore dall'effetto molto simile a un vero e proprio virus. Queste, penetrando negli organismi attraverso il condotto uditivo, raggiungono velocemente il cuore. Da qui si diffondono in tutto l'organismo andando a insinuarsi in ogni cellula e, una volta che tutto il corpo è stato colonizzato, colpiscono l'anima del soggetto contaminato.

I primi sintomi della patologia sono molteplici, ma più spesso vengono segnalati tremori, vampate di calore, brividi, sudorazione e paralisi facciale. La cura è difficoltosa perché le vittime dichiarano di stare meglio di prima della contaminazione e rifiutano qualsiasi rimedio.

Il virus appare tanto più grave quando si trasforma in forma cronica (detta, appunto, matteite cronica). Si rende per il momento impossibile impedire che questo accada poiché questa trasformazione è stata rilevata sia con un acuirsi dei sintomi acuti al perdurare del contatto, sia con fenomeni di depressione e isteria nel caso di isolamento del soggetto colpito dall'agente veicolante.

Il fenomeno è attualmente studiato nel centro specializzato "Amici" della Dott.ssa De Filippi, situato a Roma, che è in possesso di efficaci strutture isolanti dette "casette". Essendo attualmente sconosciuta una cura che porti a guarigione, ai medici che dovessero riscontrare tali sintomi nei propri pazienti viene consigliato di procedere al mantenimento in vita dei pazienti a base di "Granada", disponibile nella confezione "Sfida" in versione base per le affezioni più lievi e in versione maxi con annessa maglietta isolante per i casi più gravi. Nelle patologie estreme si è reso utile unire la somministrazione del farmaco alla presenza di un peluche a forma di pinguino.

Mentre l'articolo è ancora in fase di revisione ci comunicano che è stato sviluppato un farmaco ancora più efficace per il trattamento della sindrome cronica. La pillola sperimentale ha il promettente nome di "La promessa" disponibile nella confezione da "9" compresse. Anche per la fase acuta della sindrome sembra esistere un nuovo rimedio che in via sperimentale è stato etichettato "televoto 48425-10".

MATTEO, GRAZIE DI ESISTERE E GRAZIE PER TUTTE LE EMOZIONI CHE CI TRASMETTI!

21 dicembre 2009

Treni: non solo tagli, ritardi e sporcizia. Gli italiani vogliono tornare a viaggiare con i loro animali

Non solo ritardi, sporcizia e tagli ai vagoni. Numerosi gli italiani che hanno segnalato alla casella mail bassavelocita@enpa.org disagi, disservizi e difficoltà per i viaggi in treno con i loro animali. Come noto, l'anno scorso Trenitalia ha introdotto severe limitazioni ai viaggi di Fido e Micio sulla nostre "strade ferrate"; un provvedimento che l'azienda giustificò con l'esigenza di garantire la pulizia e il decoro dei nostri vagoni. Sedili laceri, bagni lerci, carrozze che cadono a pezzi, porte non funzionanti? Secondo Trenitalia la colpa del degrado non era né della scarsa manutenzione né degli addetti alle pulizie ma ... degli animali. Già allora l'Enpa denunciò lo scaricabarile: gli animali diventavano un vero e proprio capro espiatorio di colpe non loro. E infatti a distanza di 12 mesi le condizioni igieniche dei nostri treni non sono migliorate - stando anche alle numerose denunce pervenute proprio in questi giorni ad alcuni organi di stampa - mentre sono cresciuti in modo esponenziale i disagi dei viaggiatori a quattro zampe visto: i cani di taglia medio-grande banditi una volta per tutte proprio da quegli Eurostar che hanno sostituito molti convogli Intercity ed Espressi a media e lunga percorrenza. "Trovo scandaloso - scrive all'Enpa Roberta da Milano - che io e la mia cagnolina non possiamo accedere ai treni Frecciarossa". "Ho sempre viaggiato in treni come Eurostar City senza alcun problema col mio cane - aggiunge Francesca -. Per quale motivo ora non posso più? Non pensano ai disagi che queste decisione comportano?". Il regolamento di Trenitalia - prosegue Alessandra - prevede la possibilità di portare a bordo dei treni un solo animale per passeggero. Mi domando a questo punto: e chi possiede per esempio due gatti, che fa? Ne lascia uno a casa? O meglio ancora se ne sbarazza?". E queste sono solo alcune delle segnala zioni pervenute all'Enpa. L'iniziativa "bassavelocità" di Enpa proseguirà anche nei giorni a venire, con l'obiettivo di compilare un dossier da sottoporre ai vertici di Trenitalia per chiedere la riammissione dei quattrozampe a bordo dei treni italiani. Per inviare le segnalazioni: bassavelocita@enpa.org.
(ENPA)